Acquisto materiale usato - Istruzioni per l'uso - Seconda parte - Fotografiadentale
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Acquisto materiale usato – Istruzioni per l’uso – Seconda parte

Continuiamo nell’approfondimento sui controlli da effettuare per l’acquisto di materiale fotografico usato

Il negozio ``fisico`` è sempre la miglior soluzione ai nostri problemi d'acquisto del materiale usato . . .

Continuano nell’analisi dei controlli da effettuare prima dell’acquisto di materiale usato. Come già spiegato ampiamente nei post precedenti, qualora non fossimo in grado di procedere ai controlli in piena autonomia,  il consiglio è quello di avvalerci della consulenza di amico esperto oppure direttamente del fotonegoziante specializzato.

 

Oltre ai controlli elencati nel post precedente è necessario aggiungere anche i seguenti:

  • Ogni sportellino della fotocamera, da quello delle batterie a quello per le schede di memoria, devono funzionare correttamente e non deve presentare problemi di apertura e di chiusura. La stessa cosa vale per i tappi in gomma che proteggono gli innesti per i vari cavi. 
  • Portiamo con noi  due schede di memoria una SD e una Compact Flash. In questo modo potremmo verificare il corretto funzionamento degli slot porta schede e, sopratutto, potremmo effettuare direttamente alcune scatti di prova. Qualora non fossimo molto pratici con le impostazioni in manuale (M) della fotocamera potremmo scattare in modalità P (Program) così da controllare che l’immagine realizzata non presenti problemi. 
  • Verifichiamo lo stato d’uso,  e di pulizia, del sensore è necessario fare una fotografia puntando la fotocamera verso il cielo lumino oppure verso una parete bianca e luminosa, utilizzando un diaframma chiuso (f/18 – F/22). Se nella fotografia appariranno dei puntini neri vorrà dire che il sensore è sporco e necessita di una pulizia. Nulla di grave, il sensore è una parte della fotocamera che deve essere manutenuto periodicamente con una pulizia adeguata. Il consiglio è di portare la fotocamera in un centro di assistenza. Il fai da te, in questo caso, potrebbe costare molto caro perché rigare il sensore durante le operazioni di pulizia è molto facile. Se questa operazione viene effettuata in assistenza, qualora si verificassero problemi di eventuali rigature del sensore, sarà compito del centro assistenza provvedere alla sostituzione del sensore. Al contrario, qualora procedeste voi alla pulizia del sensore causando un danno, anche se la fotocamera è in garanzia, la sostituzione del sensore sarà a carico vostro. Il sensore della fotocamera è uno dei pezzi di ricambio più costosi, quindi meglio evitare il fai da te. 
  • Altra verifica da effettuare riguarda i pixel bruciati. Per effettuare questo controllo basta inserire un’ottica sulla fotocamera, coprire con il tappo l’obiettivo montato ed effettuare uno scatto con un tempo di scatto di almeno una decina di secondi. Se nella fotografia realizzata il fotogramma apparirà completamente nero e non saranno presenti puntini luminosi di colore viola e rossi allora vorrà dire che è tutto a posto. 
  • Proviamo ad effettuare più scatti nelle varie modalità di scatto, M – P – TV – AV, così da verificare se tutto funziona correttamente.  
  • Sempre con l’obiettivo inserito, proviamo ora a verificare il corretto funzionamento dell’autofocus. Spostiamo i vari punti di messa a fuoco e controlliamo che le fotografie realizzate sino perfettamente a fuoco nei punti da noi prescelti. 
  • Ultimo controllo, ma non per importanza, è quello sull’otturatore della fotocamera. Una verifica per controllare quanti scatti sono stati effettuati con la fotocamera. Sulle fotocamere più recenti e di livello professionale è presente un contatore interno degli scatti. Nelle macchine dove questo non è disponibile possiamo verificare gli scatti collegando la fotocamera al computer e, con l’ausilio di apposito software, sarà possibile verificare l’effettivo numero di scatti. Una fotocamera professionale, oggi è garantita per circa 300.00 /400.00 scatti, una macchina amatoriale per 250.000 scatti circa (dipende dai modelli e dalle marche). Di conseguenza più la fotocamera ha lavorato e meno è elevato il suo valore di vendita. Il numero di scatti accettabile dipende molto da modello a modello, una fotocamera amatoriale comunque non dovrebbe superare i 30.000 scatti per poter essere definita un buon affare.

 

Queste sono le  verifiche di base da effettuare su una fotocamera usata, è chiaro che se non sono poche.  Questi controlli richiedono tempo e conoscenza della materia. Se siete neofiti e/o poco esperti è sempre meglio affidarsi ad un negoziante specializzato oppure a un amico o conoscente più esperto che sia in grado di fare queste valutazioni e sappia guidarvi nella fase di acquisto. 

Alessandro Tiraboschi
alessandro@fotografiadentale.it
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